
Il primo è che molti di coloro che hanno un ruolo di potere non si sentono in obbligo di motivare il proprio comportamento, e di conseguenza non vogliono rispondere a domande precise sulla loro attività. Cicelyn si comporta con Guido Cabib -e tutti quelli che vorrebbero sapere, me compreso- in maniera uguale a Berlusconi con le note domande di Repubblica. Nessuna risposta vera e nel frattempo si cerca di delegittimare, anche con l’offesa chi chiede di capire: così ne esce un confronto personale che, spostando l’attenzione altrove, ha per conseguenza l’abbandono delle vere questioni. Una pratica italiana veramente vergognosa.
La seconda riflessione del mio piccolo cahier de doléances è su quanta ignoranza vi sia tra coloro che sono ai vertici delle strutture culturali. Ad esempio Cicelyn (caro Eduardo non mi abbia in odio) non si vergogna di scrivere che non conosce la Galleria Comunale di Monfalcone. Pazienza, può capitare. Solo che è un tantino grave, ma non si disperi il direttore partenopeo. Anche Bondi ha ammesso candidamente di non capire gran che di arte (se nel tempo libero si fosse letto qualche libro o avesse sfogliato qualche rivista, anziché scrivere poesie per il nano), ma lo ha fatto pure uno che non dovrebbe essere tra i peones dell’intellighenzia come Minoli chiamato a Rivoli.
Non so se ridere o piangere.
La seconda riflessione del mio piccolo cahier de doléances è su quanta ignoranza vi sia tra coloro che sono ai vertici delle strutture culturali. Ad esempio Cicelyn (caro Eduardo non mi abbia in odio) non si vergogna di scrivere che non conosce la Galleria Comunale di Monfalcone. Pazienza, può capitare. Solo che è un tantino grave, ma non si disperi il direttore partenopeo. Anche Bondi ha ammesso candidamente di non capire gran che di arte (se nel tempo libero si fosse letto qualche libro o avesse sfogliato qualche rivista, anziché scrivere poesie per il nano), ma lo ha fatto pure uno che non dovrebbe essere tra i peones dell’intellighenzia come Minoli chiamato a Rivoli.
Non so se ridere o piangere.