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Renzi riesuma Michelangelo?

Mi è stato difficile trattenere il sorriso. Ci mancava anche che Matteo Renzi nel 2011 proponesse di fare la facciata di San Lorenzo secondo il vecchio progetto di Michelangelo Buonarroti. Il sindaco di Firenze ha in mente infatti di fare un referendum per chiedere ai propri concittadini se preferiscono avere la chiesa con la facciata con la soluzione che era stata messa a punto da Michelangelo cinquecento anni fa (cinquecento!) oppure lasciare la chiesa dove sono sepolti i Medici lì come è adesso. “L’intervento – queste le parole del sindaco – sarebbe un’opportunità interessante funzionale al riammodernamento del quartiere”, ed inoltre si intuisce dal suo ragionamento, potrebbe avere maggior senso di quello “di un archistar di oggi”.
Evidentemente il rottamatore Rienzi ha preso un granchio clamoroso, e non ha senso che lui spieghi in giro che vi sono degli sponsor disposti a credere nel progetto e finanziarlo. Sarebbero comunque soldi buttati ed un falso storico clamoroso. “Una proposta che non sta né in cielo né in terra”, come Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, ha giustamente commentato. Per non parlare poi delle modalità costruttive odierne, che sono di sicuro distanti da quelle artigianali della Firenze del XVI secolo.
Eppure la tentazione passatista nel nostro paese è sempre lì sul banco del politico di turno; anzi ne personifica la mediocrità di pensiero e l’incapacità di proporre il nuovo rischiando la propria poltrona. Vi ricordate il “com’era, dov’era” di Cacciari, un quarto d’ora dopo che si seppe che la Fenice stava bruciando in maniera irreparabile? Il barbuto sindaco di Venezia aveva già pronta in tasca la risposta più facile e politicamente meno problematica: Cacciari sapeva infatti che ogni altra soluzione (auspicabile rispetto alla sua città che è sempre più il trionfo dell’inautentico) sarebbe stata complessa ed articolata, soggetta al dibattito della democrazia e alle lungaggini dei burocrati. Perché esporsi?
San Lorenzo ed il Teatro della Fenice sono due esempi incredibili della modestia della nostra classe politica (o forse della nostra nazione), che non riesce a guardare avanti ne tanto meno liberarsi dei fantasmi del passato, tra cui quello del Rinascimento. Possibile che non si possa pensare ad altro? Lasciamo dormire a Michelangelo sonni tranquilli.