
Mi sono sempre stupito del fatto che, con la crisi economica, la grande disoccupazione, i tagli a molti settori centrali della vita dell’Italia decisi dal governo, il crollo di tutto il sistema paese (scuole, pubblica amministrazione, lavori pubblici, cultura eccetera eccetera), la gente se ne stesse anestetizzata a casa a guardare la tivù o passasse i sabati per negozi e centri commerciali.
Già da un paio di anni ho la sensazione che le persone vivano nel favoloso mondo dei polli, pieno fino all’orlo di merda spacciata per cioccolata. Trent’anni fa, con una simile situazione avremmo cercato di dar fuoco al parlamento e, alle manifestazioni, solo pochi politici avrebbero avuto il coraggio di presentarsi e parlare.
Ho avuto un fremito di piacere quando oggi, dopo le votazioni in parlamento con la fiducia comprata da Berlusconi, qualcuno abbia finito per incazzarsi ritenendo la cosa intollerabile. Il volto con cui si è presentata è quello – mai desiderabile – della violenza e del fuoco, ma finalmente la realtà bussa alla porta.
Già da un paio di anni ho la sensazione che le persone vivano nel favoloso mondo dei polli, pieno fino all’orlo di merda spacciata per cioccolata. Trent’anni fa, con una simile situazione avremmo cercato di dar fuoco al parlamento e, alle manifestazioni, solo pochi politici avrebbero avuto il coraggio di presentarsi e parlare.
Ho avuto un fremito di piacere quando oggi, dopo le votazioni in parlamento con la fiducia comprata da Berlusconi, qualcuno abbia finito per incazzarsi ritenendo la cosa intollerabile. Il volto con cui si è presentata è quello – mai desiderabile – della violenza e del fuoco, ma finalmente la realtà bussa alla porta.