Ammazziamoli 'sti vecchi, per piacere

Oggi ho visto cinque minuti di pomeriggio televisivo di Rai Uno e ho avuto i brividi, oltre che un primordiale istinto omicida. Il Baldo vecchiardo e semprevivo conduttore (è del 1936) aveva invitato la matura Marina Rapa di Moana (nata nel 1941: nel settore del porno sarebbe ampiamente una granny) e Valeria Marrani (del 1967) a discutere di non so che. La somma delle loro età è da capogiro: 183 anni. E per fortuna che la maggiorata è ggiovane. “Sono tutti personaggi popolari – mi sono detto, intimamente riappacificato – da dare in pasto ai tanti vecchi rincoglioniti che guardano la TV, anziché leggere un libro o farsi una partita a tresette”.
Il problema è però un altro: che nazione è la nostra in cui migliaia di posti chiave della vita pubblica (ma anche della politica e della cultura) sono tenuti saldamente in mano da persone che odorano di padiglione geriatrico? Persone che in altri paesi europei sarebbero tranquillamente ritirate a vita privata, a godersela? I vecchi conservano perché hanno paura di perdere quello che già hanno; non vogliono certamente mettersi in discussione per creare ciò che ancora non è.
L’effetto? La novità e le idee rivoluzionarie sono state abolite, penso a questo punto per via costituzionale (ci deve essere evidentemente un articolo che mi è sfuggito). Ammazziamoli ‘sti vecchi al potere. Facciamo piazza pulita!

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