Padiglione australiano, l’artista è Shaun Gladwell. Il suo progetto (qui si può scaricare la brouchure), annunciato dai visitatori già dall’esterno da una moto nera conficcata nelle pareti e da una potente automobile fuoristrada, è meraviglioso. Video che si srotolano con una naturalezza nel paesaggio desertico. La sua presenza che fa da contrappunto poetico, sia nella ricerca di libertà quando sopra l’auto spalanca le braccia al cielo, che nella danza rituale con cui fa attraversare la strada ai canguri investiti dai tir, realizzando l’ultima volontà dell’animale volante. E poi tutto, senza essere patinato, è veramente figo e sviluppato con un linguaggio al passo coi tempi. Chapeau.
Che tristezza se penso che noi italiani, nel nostro padiglione, intanto continuiamo pretestuosamente a farci le pugnette sul Futurismo…