Poca gente. Troppo poca per essere per essere una fiera. Sabato e domenica al MiArt (quanto alla consorella cenerentola Aam) si poteva girare coi pattini. Contrariamente a quanto detto in giro dagli organizzatori, il panorama era desolante. Perché è evidente che le fiere – al di la dei progetti curatoriali o di quello che scrivono i giornali – funzionano se c’è tanta gente, collezionisti, addetti ai lavori.
Il numero delle persone da in qualche maniera il polso della situazione. Più gente c’è più c’è interesse, aspettative. Il collezionista è un animale che va stanato. E la situazione, a Milano, è desolante. A poco servono i proclami di Dipietrantonio, i progetti curatoriali e tutto il resto. Alla fiera in questa città non crede più nessuno, forse neanche le coolissime gallerie che il diretùr della Gamec ha precettato.
Hai fatto bene ad andare a passeggio!
Da quando non partecipa la galleria che portava i miei lavori a Miart non sono più stata, se non si ha l’invito 15€ per entrare sono troppi, anche se si è molto interessati e si abita vicino! In fondo l’alternativa era una bella calda giornata di sole! L’altra fiera era gratis e mi tentava ma il sole era troppo forte e in fondo queste fiere sono dei gran calderoni!